sabato 3 dicembre 2011

Editoria a pagamento

Ho accennato qualcosa sull'editoria a pagamento quando ho parlato dell'invio dei manoscritti. Ho consigliato agli esordienti di non inviare romanzi editi da editori a pagamento, ma non mi sono soffermato troppo sul motivo. O sui motivi.

Purtroppo ho l'impressione che quando si parla di editoria a pagamento molti storcano il naso. Le motivazioni che troppo spesso vengono sbandierate:
  1. Gli editori a pagamento non fanno editing.
  2. Gli editori a pagamento chiedono soldi invece di darli.
  3. Gli editori a pagamento non distribuiscono.
  4. Gli editori a pagamento non fanno pubblicità.
  5. Gli editori a pagamento sono cattivi.
A me sembrano tutte stronzate. Perché? Forse perché bisogna fare distinzione tra un Editore a Pagamento Onesto e un Editore a Pagamento Disonesto. Il secondo rispetterà i punti citati sopra, mentre il primo:
  1. Farà un editing al romanzo, anche se non eccellente.
  2. Chiederà un contributo di pubblicazione o un tot numero di copie da acquistare.
  3. Deciderà o meno di distribuire il romanzo o non lo distribuirà per niente.
  4. Farà un minimo sindacale di pubblicità (su testate locali, ovviamente).
  5. Non è cattivo, ma è semplicemente un imprenditore.
Ma bisogna anche fare una seconda distinzione, che è poi quella più importante. Esistono gli Autori Consapevoli e gli Autori Inconsapevoli. I primi:

  1. Pagano l'editing o si rivolgono a un'agenzia.
  2. Hanno abbastanza soldi da spendere.
  3. Vogliono solo qualche copia da dare agli amici.
  4. Vogliono vantarsi di aver pubblicato, consapevoli della stronzata.
I secondi, i peggiori:
  1. Non sanno un cazzo di editoria.
  2. Sperano che pagando diventeranno famosi.
  3. Hanno ricevuto tremila rifiuti ma credono di essere geni incompresi.
  4. Cadono dalle nuvole.
Un po' come i presunti maghi che curano il cancro, avete presente? Secondo voi la colpa è dei maghi o delle teste di cazzo che si rivolgono a loro? Con la differenza che qui nessuno sta morendo di cancro, quindi la scusante "emotiva" non regge.

Perché quindi, quando ricevo manoscritti editi da editori a pagamento, mi girano le palle? Ancora una volta:
  1. Perché dimostrano che l'autore è una doppia testa di cazzo. O ha pubblicato a pagamento in modo consapevole e si è svegliato all'improvviso o ha pubblicato in modo inconsapevole e cerca di rimediare.
  2. Perché leggere romanzi già editi - anche se solo per finta - mi indispone. Punto. Mi sembra di violare il lavoro degli altri.
  3. Perché è fastidioso correggere, inserire le note.
  4. Di nuovo, perché l'autore dimostra di avere un ego troppo grande, quando in questa fase dovrebbe tenerselo per sé.
L'importante, comunque, è evitare di generalizzare. Ripetete con me: G-E-N-E-R-A-L-I-Z-Z-A-R-E. E' ovvio che ci saranno delle mele marce, così come ci saranno delle mosche bianche. Non ditemi che siete davvero convinti che il mondo sia solo bianco o nero. Altrimenti andate pure da PincoPanco editore, vedrete che diventerete famosissimi.

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