sabato 3 dicembre 2011

Fin qui

Un utente di questo mio piccolo spazio virtuale mi ha segnalato un articolo. Un articolo di Loredana Lipperini su La Repubblica, in cui si parla di Anonimi nel mondo dell'editoria. Conosco Loredana da qualche anno, la reputo una donna intelligente e una penna ricercata. Ho sempre evitato di citare per nome persone e romanzi, ma non posso non consigliarvi i suoi lavori, Ancora dalla parte delle bambine su tutti.

Il tono del suo articolo è chiaro, polemico quanto basta per non risultare sospetto, poco sopra le righe. Uno stralcio:

(...)su dieci libri, “tre sono stati consigliati dalle agenzie letterarie, sei sono stati scritti da parenti di editor o scrittori o presidenti o amministratori, uno è stato scelto dal mucchio di manoscritti”; un paio di best-seller sono stati scritti da un ghost-writer; le fascette “romanzo rivelazione” aiutano a vendere. Fin qui.

Mi lascia però perplesso quel "fin qui" finale. Cosa si intende per "Fin qui"? Simili romanzi possono solo vendere e non entrare nella storia? A me risulta che alcuni di questi romanzi siano diventati best seller, quindi conosciuti persino ai non lettori, il popolo bue di cui vi ho parlato tempo fa. Oppure "Fin qui" vuol dire che, anche se estremizzato, il mio ragionamento è corretto?

Cosa vuol dire "Fin qui?"

Nessun commento:

Posta un commento