sabato 3 dicembre 2011

Lavorare in una casa editrice

Sono tornato a casa da poco, ma ho già dato uno sguardo ai messaggi privati. Quasi tutti hanno come oggetto il lavoro all'interno di una casa editrice o di una rivista.

Come posso essere assunto da un grande editore?
Come posso lavorare in una rivista?
Come si diventa editor?
Come si diventa scrittori?
A che serve lo stage?

Partiamo subito dalla più grande ovvietà: è difficile essere assunti in ambito editoriale. Un tempo ci si sarebbe accontentati della bravura degli aspiranti, oggi non è più così. Oggi esiste uno sfruttamento organizzato chiamato "stage". Ragazzi e ragazze, freschi di laurea, che vengono presi a tempo determinato nelle "realtà editoriali" e lì fanno gavetta. Salvo poi essere sbattuti fuori dopo qualche mese. Nel caso migliore ci sarà un rimborso spese e tutta una serie di privilegi - è questa la politica della Mondadori - nel caso peggiore dovrete usare i vostri soldi. E per chi ha avuto la "sfortuna" di non nascere a Roma o a Milano, questo comporta lavoretti extra. A meno che i vostri genitori non decidano di investire sulla vostra carriera, ammesso che di carriera si possa parlare. Sì, perché raramente lo stagista resta al termine del suo stage. Quasi sempre, finiti i suoi tre-sei mesi, viene sbattuto fuori.

Come rimanere?

Sembrerà l'ennesima ovvietà, ma dovete farvi sentire. Non dovete avere paura di proporre e alzare la voce. Non sapete quante volte ho visto stagisti starsene in un angolo, con la coda tra le gambe, spaventati da tutto e da tutti. Carisma zero, arguzia sotto i piedi. Dovete parlare, tutto qua. Non dovete limitarvi a svolgere il lavoro che vi è stato assegnato, che sia gestire il blog della rivista o smistare la posta.

Io ho avuto fortuna, non sono mai stato uno stagista. Ma erano tempi diversi, tempi in cui non serviva neppure una laurea per lavorare in ambito editoriale. Tempi in cui bastava saper parlare e scrivere, cosa che, oramai, manca a molti neolaureati. Dopo una mediocre istruzione si ritrovano nel mondo reale, dove la punteggiatura ha determinate regole e i programmi di scrittura, pur essendo di una semplicità imbarazzante, possono far paura.

Aggiungo inoltre che editor e scrittori non si nasce ma neppure lo si diventa pagando, come vogliono far credere le scuole di scrittura (e ho avuto modo di esprimere il mio parere in merito mesi fa). Desideri lavorare in una casa editrice? Leggi qualcosa di più di un Topolino al mese e sii curioso, un esteta, un amante della sperimentazione e un detrattore della punteggiatura perfettina che ci propinano le università.

Semplice a parole, vero? Eppure in molti non hanno le qualità di base. Conosco molti redattori - grazie anche alla mia breve esperienza nell'ufficio stampa di una piccola casa editrice - e tutti si lamentano dei loro stagisti. O sono figli di papà con velleità grandi quanto il loro ego, o umili timidoni che spiccicano a stento la parola. Metteteci anche la crisi dell'editoria e la frittata è fatta.

Carisma gente carisma. Non esiste una pozione magica capace di farvi assumere. Tirate fuori le palle e promuovetevi, anche a costo di risultare dei gran rompiscatole.

Quasi dimenticavo: buon anno a tutti.

4 commenti:

  1. Interessante questo post! Il punto è: avere carisma, mostrare le mie idee mi penalizzerà oppure no? Chiedo anche: quanti datori di lavoro vogliono personale con idee proprie (anche contrarie allo status quo dell'azienda)?

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  2. Ciao! Mi chiamo Silvia e amo molto lo scrivere, per me stessa e per gli altri. Ho un piccolo blog di cucina e non solo che vivo come un hobby, un passatempo piacevole. Oggi, non so neanch'io perché, mi sono messa in testa un'idea: e se, questo hobby, potesse diventare una sorta di trampolino verso un lavoro vero e proprio di tipo editoriale? E siccome ne so meno di zero al riguardo, ho fatto come ormai fan tutti, ho googlato "come lavorare in una rivista", che mi sembrava una domanda interessante. Il buon Google mi ha portata dritta qui, nel tuo blog, ed io, pian piano me lo voglio leggere tutto, perché è scritto bene e perché non dice banalità, anzi! E' un bel Blog, complimenti!

    Un saluto e buon fine settimana!

    Silvia
    The Green Silvia

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Bèellissimo questo blog!!!
    Esiste ancora?!
    Sono una ragazza di 35 anni.
    Mi è sempre piaciuta la scrittura, e la lettura!!!
    Sto finendo di comporre un mio testo autobiografico dove ho molto da raccontare ..
    Veramente poco fa ho pensato di cercare su Google: 'lavorare in una casa editrice' e son capitata qui..
    Se c'è ancora qualcuno, rispondeetemiiiiiii!!!!!!!!

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