sabato 3 dicembre 2011

Mah

L'editoria è una gran puttana. E' una cosa che si impara col tempo. All'inizio sembra che la dia solo a te, poi però ti accorgi che è opportunista, egoista, egocentrica, promiscua. Riesce a fregarti in modo strano, è questo il vero problema. Non ti accorgi dei suoi trucchi fino a quando non ci sei dentro fino al collo. Di casi simili ne ho visti parecchi nella mia carriera, io stesso sono stato una vittima.

C'era questo ragazzo, un Mr. Sconosciuto che rientrava nella quota di "autori scovati dalla pila di manoscritti". Questo ragazzo aveva scritto un romanzo horror interessante, di quelli che al giorno d'oggi te li sogni. Specie se la più grande casa editrice italiana preferisce girare attorno al vero Horror, prendendo per il culo tutti quanti. Tornando a Mr. Sconosciuto, questo giovane venne convocato da un'editor a cui all'epoca facevo da assistente e parlarono a lungo. Minuti, ore.

Alla fine del colloquio Mr. Sconosciuto firmò un contratto. Un contratto di pubblicazione per un romanzo horror, appunto. Il romanzo uscì due anni dopo, ebbe un discreto successo e seguì un secondo romanzo altri due anni dopo, che vendette una merda. Il giovane scrittore, da allora, cambiò mestiere. Nel frattempo, nella stessa collana, che esiste ancora oggi, uscirono altri ragazzi, figli di conoscenti, di editor, di amministratori, di dirigenti. Bambini prodigio, ragazze d'oro, stando alle parole dell'ufficio stampa, su cui la casa editrice puntò moltissimo, portandoli, anche se per poco, al successo.

Il succo?

Quando Mr. Sconosciuto uscì dall'ufficio dell'editor, io e lei, era una ragazza e spero lo sia anche adesso, avemmo una breve discussione. Io ero giovane e così stupido da pensare che avremmo puntato tutto su quel Mr. Sconosciuto, su quel tale che aveva davvero talento - e lo dico perché fui io stesso a scovarlo tra i manoscritti e a proporlo, anche se il merito lo prese poi l'editor.

Il succo della conversazione?

L'editor mi disse che era una quota e come tale sarebbe uscita e morta. Non si aspettava che avesse un discreto successo, ma non ci pensò due volte a smorzarlo, ritardando la pubblicazione del secondo volume di due anni. Penso spesso a questo ragazzo, a quanto abbia sofferto, a cosa pensi dell'editoria. Ma penso soprattutto alla sua passione per la letteratura. La mia, di passione, è sopravvissuta, ma la sua? Si può ancora avere passione per una puttana che ti ha tradito, preso a calci in culo, infilato la testa nel cesso e dato fuoco alle palle?

Io non credo proprio.

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